INFRASTTURE – A Pozzallo, si cambia. Almeno a parole, promesse e progetti.

La situazione impiantistica sportiva di Pozzallo, è ben oltre il limite del minimo. Società costrette a girovagare in cerca di ospitalità per le partite, impegnate ad allenarsi dove capita prima. Pressappochismo e rilancio delle colpe altrui. Ma, almeno a parole, le cose cambieranno.

testo | redazione

POZZALLO – Fine d’anno extra per sindaco (uscente e forse ricandidato) e consiglio comunale che sono stati pesantemente chiamati in causa per la incapace gestione della cosa pubblica, settore sportivo. Impianti realmente fatiscenti, chiusi e che si sbriciolano sotto il passare del tempo e dell’incuria di chi amministra (vedi). 

Messi sul banco degli accusati, i politicanti locali hanno un po’ si scalciato accusando la stampa – come sempre – di essere la cattivona della società, dicendo come loro fanno sempre il meglio, sono i buoni e nessuno li prende con le mani nella marmellata (dell’inoperosità, s’intende). e facendo l’elenco del libro dei sogni. Poi hanno capito che era meglio passare alle chiacchiere – anche se ormai, sempre di più, non incantano la gente – e sono passati ai libri dei sogni, fase più propositiva. Anche se, come titolo commenta, siamo sempre alle “3P”: Parole, Promesse, Progetti.

In particolare, la Giunta Municipale di Pozzallo ha approvato due rilevanti delibere riguardanti il regolamento per gli impianti sportivi comunali e per le palestre comunali. L’iniziativa, dicono, con la frase tipica di si avvia a fare qualcosa, “nasce dall’esigenza di rendere funzionali gli impianti sportivi di proprietà comunale e di consentirne la piena e totale fruizione ai giovani di Pozzallo“. Gli impianti non devono essere funzionale perchè “nasce un’esigenza”: se ci sono, devono essere funzionali perchè, appunto, ci sono. (continua dopo la foto)

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Il campo di calcio, comunale, di Pozzallo.

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Per quanto concerne lo stadio comunale, che comprende il campo di calcio, il costruendo campo di calcetto e la palestra coperta per basket e pallavolo si è prevista la possibilità di subappalto per rendere più agevole gli accordi tra più società sportive nell’ambito di un complesso sportivo con gli stessi percorsi di ingresso. Si tratterebbe di quella famosa cessione gratuita ai privati per la gestione, che dovrebbe prevedere almeno 10 anni di concessione. Cercando però di evitare che una società diventi “proprietaria” dell’infrastruttura pubblica.

 “Con il 2012 si dovrebbe (condizionale nel testo dell’amministrazione, ndr) così porre rimedio definitivo al blocco degli impianti sportivi di Pozzallo con piena soddisfazione sia delle società sportive locali che dei giovani che praticano sport e richiedono da tempo una disciplina definitiva che tolga arbìtri e discrezionalità“.

Per competenza il Consiglio comunale di Pozzallo dovrà approvare nella prima seduta utile del 2012 i due regolamenti; in tal senso anche l’impegno del Presidente del Consiglio Comunale dott. Aprile.

Sempre per il 2012 è prevista la realizzazione di un centro sportivo polivalente nella zona della piscina comunale nell’area oggi utilizzata dai circhi itineranti per arricchire di ulteriori impianti la città di Pozzallo, grazie ai finanziamenti regionali “ottenuti con pervicacia dal sindaco Sulsenti“. In tale centro saranno anche trasferiti tutti gli uffici ASP ed il 118. Anche qui, la “pervicacia” è propria del testo ufficiale dell’amministrazione.

Certo è che, pervicacemente, per 5 anni non si è fatto un benemerito niente.

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La lettera di accusa dell’Amministrazione Comunale di Pozzallo verso la stampa che ha portato in evidenza la super/deficitaria gestione dell’impiantistica sportiva a Pozzallo.

I soliti noti mistificatori della realtà strumentalizzando la pur legittima richiesta di avere a disposizione il campo sportivo comunale rappresentata da alcuni giovani locali, i quali, al riguardo, farebbero bene a “leggere” o farsi raccontare con più attenzione la storia di questa città, soffiano sul fuoco delle polemiche con sfacciataggine degna di miglior causa.

 Gli amministratori che ci hanno preceduto hanno speso 600 milioni delle vecchie lire per sistemare il campo sportivo al fine di renderlo agibile. Soldi buttati al vento, perché, a lavori fatti, lo stadio presentava, dal punto di vista dell’agibilità, le stesse carenze di prima. Tant’è che abbiamo dovuto spendere 15 mila euro per acquistare da un privato il terreno necessario per garantire l’uscita di sicurezza (2009). Dopodiché siamo intervenuti più volte per sistemare spogliatoi e servizi igienici con una spesa di circa 50.000 euro. Alla fine, di fronte all’incalzare degli atti vandalici, che si sono ripetuti nel tempo con impressionante sequenza, abbiamo deciso con grande senso di responsabilità, di predisporre un progetto complessivo per rendere perfettamente agibile lo stadio nel rispetto di una normativa nazionale che vale anche per i campi di serie A.

 Spendere altri soldi con interventi tampone sarebbe stato inutile ed anche irriguardoso nei confronti degli sportivi e della comunità. Il progetto ESECUTIVO di circa 1 milione di euro dello stadio è pronto. In attesa di mutuo da parte del Coni, messo in forse dalle recenti disposizioni sul patto di stabilità, stiamo lavorando per creare le condizioni per risolvere il problema con un progetto di finanza. Che ci consentirebbe, fra l’altro, di risolvere il gravissimo problema della gestione dell’impianto, della sua manutenzione e custodia.

 Le persone che vanno in giro sostenendo che l’Amministrazione Sulsenti non si è mai interessata di strutture sportive e di impianti per consentire ai giovani attività ludiche e ricreative, mentono sapendo di mentire oppure avendo come mentori personaggi già in campagna elettorale.

 La realtà è ben diversa. Chi ha da farsi perdonare peccati mortali che sono sotto gli occhi di tutti, metta una letterina sotto l’albero di Natale per chiedere perdono alla comunità, anziché scaricare su altri responsabilità lampanti che la storia gli ha assegnato definitivamente.

 Per quanto ci riguarda siamo pronti a dimostrare, carte alla mano, la limpidezza e concretezza del nostro operato e del lavoro svolto ogni giorno, tutti i giorni, al servizio della città.

 Nel frattempo è stato realizzato all’interno del campo sportivo comunale, in luogo di un obsoleto e fatiscente campo da tennis, un campetto di calcetto; un altro è stato programmato all’interno di uno spazio antistante la Scuola Materna Siamo Amici; un impianto sportivo polivalente è già in fase di progettazione esecutiva ed è pronto per essere realizzato nell’area antistante la Piscina Comunale.

 Per quanto riguarda infine la locale squadra di calcio faremo del nostro meglio per risolvere il problema degli allenamenti, raccomandando però ai dirigenti in carica di non prestarsi al gioco delle inutili e ingenerose polemiche, anche perché, i problemi non si risolvono con le chiacchiere, né travisando, come ha fatto un operatore dell’informazione su un giornale online, il punto di vista personale dell’assessore ai Lavori Pubblici Vindigni, espresso con linearità e correttezza, alla luce di vigenti disposizioni in materia di sicurezza degli stadi e delle relative circolari esplicative emanate dalla Questura”.

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